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SEPARAZIONE

2017

Non penso, non amo, sono amore, sono già pensiero; Silenzio eterno senza dimensioni.
Uovo caldo che scricchiola, sole e luna, pianeta di limone.

L’origine nascosta.
S’apre il guscio e quel rumore mi ricorda qualcosa,

un momento già vissuto. Lo so a memoria.
Vengo al mondo, sento; è questa la prima separazione, penso.
Accogliere per forza la vita, per come viene, qualunque essa sia.
Poi è tutto troppo veloce, e mi distraggo.
E nel distrarmi t’incontro; ti riconosco, riconosco me.
Cascavo nel vuoto e mi hai preso al volo, tra le mani.
Non so aprirli gli occhi e mi fido uguale, perché fai odore di mare
orizzonte lontano e casa.
Ti seguo, perché usi il mio tempo come farei io; riempi il mio stomaco.
Dici “ Sai, io t’amo ”, e mentre lo dici hai le mani lunghe fatte di magia,
che tremando m’ispirano paesaggi, segreti, spiriti.

Sono mani diverse da quelle di tutti, penso, ma uguali alle mie.


“ Amore mio, oggi ti lascio e vorrei che riuscissi a farlo anche tu,
senza strapparci i cuori a tutti i costi come nei film americani.
Mi sei cara come non mai, ma adesso lascia che vada. ”


È una lettera d’amore strana, e mentre la scrivo la tua voce nella mia testa mi parla
Tornerai, è vero? ”, dice,
Andrà tutto bene, mia piccola Occhi di Pesce ”, rispondo io lasciando la penna.
Ma non so se mento o dico il vero.
Poi mi sveglio, ed è un giorno qualsiasi di un tempo qualsiasi e la mia casa è il Pianeta Blu.
Blu per sprofondarci, e affogare un po’.
Denso e confortevole. Soffice, come una nuvola piena di ricordi:
Così mi lascio cullare e sono nave ormeggiata, senza più interesse nel mare aperto.
Perché il mare è grande e talvolta increspato, e io non so leggerne più le mappe, i segni.
Quanto è passato? Comincia a scottare questo suolo.
Poi la brezza mi solletica e m'affaccio, c’è il mare che chiama,
e qualcuno lontano mi fa cenno con la mano di saltare: sei tu, la meraviglia.
Punto i piedi e salto, io non ho paura.
Inseparabili perché ti ritrovo sempre, nel corso di tutta la Grande Storia Infinita.
Che sei una me, senza altri. Compiuta. Che esisti perché io ti so al mondo.
Mi sono ritrovata e sento di nuovo la salsedine,
Ma se hai paura di guardarmi lo capisco.
E’ dolce morire.


Poi è tutto troppo veloce, e mi distraggo.
C’è un rumore a ricordarmi qualcosa, un momento già vissuto.
Lo so a memoria.

 


Illustrazioni: Vittoria Abramo 
Testo: Vittoria Abramo, Carla Anastasi

1. Vengo al mondo
1. VENGO AL MONDO
2. Ri-Conoscersi
3. Separazione
4. Il Pianeta Blu
5. Io non ho paura
6. Inseparabili
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